Biasé la foja

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COD: 978-88-6942-180-8 Categoria:

Descrizione

Il libro

In questa nuova raccolta gran parte dei «raccontini» sono in bilico tra dialetto (la lingua materna vernacolare) e l’italiano, la lingua acquisita, in una sorta di costante traduzione di modi e forme sintattiche, oltre che lessicali della lingua corrente del paese natio, nella lingua di comunicazione nazionale. Altri, invece, soprattutto quelli di natura più specificamente filosofica o di analisi economica o politica o ecologica, sono veicolati da un fluido linguaggio specialistico. L’ispirazione di Ramoscelli affonda nel suo «pensare in dialetto» e tutto ciò che scrive, in qualsiasi forma lo scriva, poesia o prosa, ha il suo radicamento nella realtà del suo paese, relativo al vissuto sia esperienziale, sia di comunicazione, di affetti, di valori, di visione del mondo.

 

L’autore

Roberto Ramoscelli nasce a Imola nel 1950. Risiede a Casalfiumanese fino ai 18 anni e qui frequenta le scuole elementari, poi le medie a Borgo Tossignano e le magistrali a Imola. Emigra a Milano nel 1968 e nel 1969 si iscrive all’Università Cattolica, dove si laurea nel 1973. Insegna Storia e Filosofia nei licei di Milano e provincia. Per Bacchilega Editore ha scritto due romanzi, Remigio e Gisella (2013) e 2084 – Il silenzio e il rumore (2017), alcuni racconti brevi, I nuovi naufraghi, e un manuale di Storia della filosofia attualmente in uso nelle scuole superiori, Orizzonti del pensare. Nel 2003 inizia a scrivere  poesie in dialetto casalese. Alcune vengono pubblicate nelle riviste milanesi “La mosca” e “Il monte analogo”. In questa collana ha pubblicato La qualité de le’gn (2009), Pašaden e capaltéz (2011), Pre’ma ch’a m scórda (2012), E spargői (2014), E materiél spirituél (2016).

Informazioni aggiuntive

Peso 0.330 kg
Dimensioni 150 × 210 cm
Sottotitolo

Pagine

Pubblicazione

Formato

Confezione

brossura e copertina con bandelle