Le salmerie nella Guerra di Liberazione 1943-1945

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Descrizione

Il libro

Delle unità genericamente definite “Italian Pioneer” si è parlato, ma mai eccessivamente, delle unità salmerie specificatamente mai. Questa ricerca, ignorando la spettacolarità della descrizione di spostamenti, marce forzate e anche combattimenti di cui è intrisa la storia di queste neglette unità, intende mettere in luce quali e quante furono le unità di salmerie messe in campo dal Regio Esercito a favore prevalentemente degli anglo-americani, il loro dislocamento, la composizione e, se possibile, la vita militare, e a quali vicissitudini andarono incontro nella loro seppur breve esistenza. I reparti alleati erano privi di unità salmerie, avendo basato tutta la logistica sulla motorizzazione e sulla meccanizzazione e si trovarono spiazzati allorché la loro strapotenza nel campo della motorizzazione fu ostacolata, nelle zone montane dell’Appennino dal Garigliano alla Linea Gotica, dalla neve e dal fango, sotto la costante e implacabile offesa diretta delle truppe tedesche. Gli Alleati, perciò, furono costretti a sfruttare tutte le possibilità del Regio Esercito sia per il personale, specializzato o meno, che per i quadrupedi per costituire reparti che operassero al seguito delle loro unità combattenti, sostenendole logisticamente affinché potessero combattere sfruttando al massimo la loro superiorità schiacciante nei campi del materiale e dell’alimentazione.

 

L’autore

Massimo Ascoli, nato a Casalecchio di Reno (Bo) nel 1938, Generale di Brigata in quiescenza ha prestato servizio presso il 5° Reggimento alpini, il Comando del 4° Corpo di Armata alpino e la Scuola Militare alpina di Aosta. Collaboratore di diverse riviste ha scritto saggi sulla fortificazione italiana. Per l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito ha scritto i volumi “La Difesa dell’Arco alpino 1861-1940” e “La Guardia alla Frontiera”. Con Alessandro Bernasconi, per i tipi della editrice Temi di Trento ha pubblicato nel 2004 “Fortezze e soldati ai confini d’Italia” e per la Ritter editrice, con lo stesso coautore, ha dato alle stampe nel 2008 “Cinque corpi, un solo confine.” Per Bacchilega Editore ha pubblicato nel 2014 “La difesa dei confini” e nel 2020 “La difesa delle coste italiane”. Laureato in scienze politiche, Storia contemporanea e Beni culturali ed ambientali, ramo archivistico librario, aveva conseguito presso l’archivio di Stato di Bologna il diploma in archivistica, paleografia e diplomatica.

Informazioni aggiuntive

Peso 0.430 kg
Dimensioni 300 × 210 cm