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Descrizione
Il libro illustra il percorso fatto dal 2° Corpo polacco attraverso la Romagna dalla fine di Ottobre del 1944, quando entra in linea nell’alto forlivese, fino all’offensiva finale dell’aprile del ’45, quando i polacchi entrano a Bologna. Vi sono immagini di Santa Sofia, Rocca delle Caminate, Predappio, Meldola, Castrocaro e Forlì. Poi sono illustrati i combattimenti nella zona di Monte Fortino, tra Castrocaro e Faenza. E’ una zona dove i tedeschi si difendono strenuamente per impedire agli alleati di arrivare sulla via Emilia e di prendere Faenza.
Ai primi di dicembre i polacchi sono a Brisighella e vi rimangono fino al febbraio del ’45, quando vengono sostituiti dai soldati italiani del Gruppo di Combattimento Friuli. Vanno quindi ad occupare un settore del fronte sul fiume Senio ai lati della via Emilia. Da qui partono il 9 aprile del ’45 per l’offensiva finale che li porterà dapprima a Castel Bolognese, poi a Imola, a Castel San Pietro e a Bologna, dove arriveranno il 21 aprile. Il percorso è illustrato con 185 fotografie in massima parte inedite, provenienti dal Polish Institute and Sikorski Museum di Londra.
Nell’introduzione c’è una breve storia del 2° Corpo, costituito con i prigionieri polacchi presi dall’Armata Rossa nel settembre del 1939 quando invase il paese e con i civili che vivevano nei territori polacchi che l’Unione Sovietica rivendicava. Il reparto venne inviato in Iran e Iraq e successivamente in Palestina per l’addestramento con i materiali forniti dagli inglesi. Alla fine del ’43 fu inviato in Italia dove partecipò alla battaglia di Montecassino, furono proprio i polacchi a raggiungere le rovine del monastero e a innalzare la loro bandiera. Successivamente parteciparono alle operazioni nella Marche, liberando Ancona. Alla fine di agosto del ’44 iniziò l’attacco alla Linea Gotica fino ad arrivare in Romagna alla fine di ottobre. Oltre alle unità combattenti c’erano anche dei reparti formati da donne, impiegate nei servizi, come autisti, meccanici, ecc.
Il 2° Corpo polacco rimase in Italia fino alla fine del ’46, in quanto la maggior parte dei componenti non volle ritornare in Polonia dove si era insediato un governo filosovietico. I soldati di dispersero così in vari paesi del mondo, alcuni rimasero anche in Italia. Durante la Campagna d’Italia i polacchi ebbero circa 4.000 caduti, che sono sepolti nei cimiteri di Cassino, Casamassima, Loreto e S. Lazzaro di Savena.
Il libro è completato da alcune pagine a colori che riportano distintivi, medaglie e documenti d’epoca.