Silenzio, non si deve sapere

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COD: 978-88-96328-22-4 Categoria:

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Mi ricordo che da ragazzina sentivo spesso i miei nonni parlare dei minatori di Lille, città del Nord della Francia, dove sono nata e ho vissuto prima di trasferirmi in Italia. Lille negli anni Quaranta era una città basata sull’economia tessile-mineraria, ora riconvertita, poiché nel 2004 è diventata, assieme a Genova, capitale europea della Cultura, e mi viene in mente quando parlavano di tutti quei minatori, che si erano poi ammalati di cancro dopo aver respirato per anni la polvere di silicio. I miei nonni erano molto arrabbiati perché avevano anche loro conosciuto cari amici che lavoravano nelle miniere lasciandoci la pelle, e che oltre al danno avevano anche la beffa di non veder riconosciuta alle famiglie neanche un’indennità per malattia professionale. Sì, i minatori dell’epoca lavoravano in condizioni disumane, senza protezioni, con turni massacranti, e raramente arrivavano all’età pensionabile e se ci arrivavano spesso erano in condizioni di salute critiche che di frequente portavano alla morte. E io, sempre con la mentalità da ragazzina che credeva che tutto si può cambiare in meglio, pensavo che quando sarei stata grande non ci sarebbero più state queste ingiustizie verso i lavoratori, che tutte queste morti sarebbero servite a qualcosa…

Poi sono cresciuta e mi sono trasferita in Italia, a Bologna, dove ho conosciuto Loriano, che sarebbe diventato mio marito. Loriano lavorava alle Officine Grandi Riparazioni di Bologna delle Ferrovie dello Stato; negli anni Settanta cominciarono ad ammalarsi suoi colleghi, veniva diagnosticato loro il tumore ai polmoni per fibre d’amianto, ma malgrado ciò gli operai continuavano a lavorare senza le adeguate protezioni, si continuava a negare l’evidenza…

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Dimensioni 15 × 21 cm
Pubblicazione

Pagine

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Confezione

brossura e copertina con bandelle